Rassegna stampa

Previsto anche un decreto del Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, di concerto con il Ministro della Salute per definire l’ordinamento didattico della formazione universitaria in osteopatia. Alla Stato Regioni il compito di sancire le equipollenze dei titoli di studio per gli osteopati già in attività. L’emendamento al ddl 1324 (Sperimentazioni cliniche e riforma ordini) all’esame della Commissione Sanità del Senato.

Previsto anche un decreto del Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, di concerto con il Ministro della Salute per definire l’ordinamento didattico della formazione universitaria in osteopatia. Alla Stato Regioni il compito di sancire le equipollenze dei titoli di studio per gli osteopati già in attività. L’emendamento al ddl 1324 (Sperimentazioni cliniche e riforma ordini) all’esame della Commissione Sanità del Senato.

E’ quanto ha dichiarato il ministro della Salute in una lettera inviata al presidente del Roi, Paola Sciomachen, in occasione del 1° Congresso Nazionale in corso a Roma oggi e domani. Sciomachen: “Ringraziamo Lorenzin per la sua attenzione. Le nostre richieste non mirano a tutelare un interesse privatistico ma a far prevalere la tutela dei cittadini”.

Una disciplina nata 140 anni fa ma che ancora oggi in Italia non è regolamentata. Molti studi effettuati negli ultimi tempi dimostrano i benefici sulla salute. A Roma nei prossimi giorni si svolgerà il congresso nazionale del ROI

Questa medicina alternativa, che allevia il dolore e riequilibra il corpo con particolari tecniche di manipolazione, è in attesa di essere riconosciuta dalla legge italiana come professione sanitaria. E sono proprio coloro che la praticano a volere un inquadramento specifico, per tutelare i pazienti e la qualità dei trattamenti offerti.

Sì è svolto l’incontro, presso il Ministero della Salute, fra il Direttivo del Registro degli Osteopati d’Italia guidato dal Presidente Paola Sciomachen, l’On. Sabrina De Camillis, consulente politico del Ministro Lorenzin e suo delegato, e Rossana Ugenti, Direttore generale delle Professioni sanitarie del Ministero della Salute. All’ordine del giorno la consegna delle 26.000 firme, raccolte da novembre 2014 a oggi, a favore del riconoscimento dell’Osteopata come Professione Sanitaria Autonoma, personalment

La presidente del Registro degli Osteopati d’Italia (Roi), Paola Sciomachen, consegnando i risultati della petizione che ha visto coinvolti moltissimi osteopati e i loro pazienti su tutto il territorio italiano, ha parlato della “necessità di colmare una necessità dei cittadini che sempre più si rivolgono alle medicine complementari per i loro bisogni di salute”.

La petizione chiedeva qualifica di ‘professione sanitaria’ per maggiori garanzie ai cittadini

La raccolta è cominciata nel novembre 2014 e si è conclusa con la consegna, il 31 marzo, di 26 mila firme al ministero della Salute per chiedere il riconoscimento della professione di osteopata.

Pubblicata su Healthdesk la petizione per il riconoscimento dell’osteopatia come professione sanitaria, sponsorizzata dal Registro degli Osteopati d’Italia

Pubblicazione su Quotidiano Sanità della lettera del Registro degli Osteopati d’Italia in risposta alla Lettera al Ministro Lorenzin da parte del Presidente CoNAPS

L’osteopatia come terapia per la gestione del dolore