Memorial Day Viola M. Frymann: un ricordo da parte del ROI
Oggi, 27 febbraio 2016, il ROI vuole unirsi alla celebrazione del Memorial Day istituito in onore di Viola Muriel Frymann, pioniera dell’osteopatia in ambito pediatrico mancata lo scorso 23 gennaio all’età di 94 anni, ricordandone la grandezza e i principali passaggi nella vita professionale.
Nata in Inghilterra nel 1921 Viola Frymann ebbe i suoi primi contatti con l’osteopatia all’età di quattro anni quando suo padre, ammalato di tubercolosi, fu aiutato da un osteopata.
Dopo aver frequentato gli studi di Medicina a Londra, proseguì la sua formazione al College of Osteopathic Physicians and Surgeons in Los Angeles (CA, USA), dove sentì parlare per la prima volta di una teoria tanto rivoluzionaria quanto controversa di un osteopata del Minnesota di nome William G. Sutherland, che espandeva il concetto classico di osteopatia attraverso teorie sulla mobilità delle ossa del cranio. Incuriosita, si iscrisse al corso base nel 1950.
Fu applicando le tecniche imparate sui pazienti e riscontrando ottimi risultati che cominciò a credere fermamente nelle teorie del Dr Sutherland, tanto da volerne sperimentare i benefici sui pazienti pediatrici. La collaborazione tra i due divenne così importante che il Dr Sutherland passò il suo ultimo anno di vita ad insegnare a Viola M. Frymann tutto quello che aveva imparato, rendendola la sua più importante allieva.
A metà degli anni ’70, Viola M. Frymann contribuì a recuperare interesse nei confronti dell’Osteopatia in California, dove per anni era quasi scomparsa anche a causa di pressioni da parte delle autorità. Fondò il College of Osteopathic Medicine of the Pacific, Western University of Health Sciences di Pomona (CA, USA), diventandone primo Presidente e Professore del Dipartimento di “Osteopathic Principles and Practice” e pochi anni dopo, nel 1982, promosse e avviò l’Osteopathic Center for Children (OCC), centro dedicato alla cura dei bambini.
Membro dell’Osteopathic Cranial Academy (OCA), dell’American Osteopathic Association (AOA) e dell’American Academy of Osteopathy (AAO), annoverata tra i pionieri della Medicina Osteopatica, Viola Frymann è da sempre stimata come professionista e ricercatrice.
Ha dedicato la sua intera vita di medico osteopata al servizio dei bambini e alla divulgazione dei principi di osteopatia, con particolare attenzione al movimento cranico. Nel 1963 fece la sua prima pubblicazione sui traumi da parto, con uno studio clinico effettuato su 1250 bambini.
Tra i suoi numerosi riconoscimenti, si ricordano l’Andrew Taylor Still Medallion of Honour, la più alta onorificenza conferita dell’American Academy of Osteopathy, e il William G. Sutherland Award, assegnato dalla Osteopathic Cranial Academy. A livello internazionale si ricordano le onorificenze ricevute dall’Université Européenne d’Ostéopathie di Parigi e la nomina a Professore Emerito da parte della Facoltà del Collège d’Études Ostéopathiques di Montreal (CAN) e del Centre d’Ostéopathie Atman.
Molti osteopati hanno avuto la fortuna conoscerla e di incontrarla anche in Italia, dove lei stessa si è recata più volte, riportando nei propri studi professionali e nelle scuole, i suoi fondamentali insegnamenti di grande rigore e professionalità, uniti alla tenerezza e all’amore con cui tenacemente e con grande dedizione, ha lavorato per tutta una vita.
Si potrebbe continuare all’infinito a parlare di una così grande professionista. Ci piace concludere questo breve ricordo di lei con la testimonianza di Lilia Ulman, pianista che ha lavorato al suo fianco per quattordici anni suonando il piano, come lei desiderava, durante i trattamenti che faceva nel suo studio ai bambini.
Con il cuore ringraziamo la Dr Frymann che è e sarà sempre un riferimento fondamentale per tutti noi.
“Ho lavorato con la Dr. Frymann per 14 anni e sono stata profondamente cambiata dalla vita di questa donna straordinaria. La sua dedizione ai bambini è una luce eterna! Viola ha toccato moltissimi bambini in tutto il mondo, a livello fisico ma anche spirituale; ha dato a tutti loro fede e speranza. Sarà sempre grata per aver avuto l’opportunità di lavorare con lei e imparare da questa persona sorprendente. Lei non sarà mai dimenticata e mancherà per sempre a tutti noi”.
Lilia Ulman, pianista