Lettera alla Ministra On. Lorenzin

Illustre Ministra Lorenzin,

a nome del ROI – Registro degli Osteopati d’Italia – desidero congratularmi con Lei per la Sua conferma alla guida del Ministero della Salute.

Si tratta di una notizia di grande rilievo per la comunità di professionisti osteopati, che guarda alla continuità del Suo Dicastero con ottimismo e speranza di giungere in tempi brevi al riconoscimento della nostra professione, a tutela del numero crescente di persone che ogni anno accede con fiducia e soddisfazione ai trattamenti osteopatici. Il c.d. Ddl Lorenzin, approvato dal Senato e ora all’esame della Commissione Affari Sociali della Camera, va in questa direzione e pertanto il ROI auspica che possa concludere brevemente il suo iter.

Ad oggi molte scuole stanno uniformando i percorsi e gli obiettivi formativi agli standard internazionali previsti dalla norma CEN, fornendo professionisti competenti, il che ha permesso anche di incrementare in modo significativo la ricerca scientifica; tuttavia le realtà non sono omogenee e un cambiamento si rende necessario per inquadrare profilo professionale e competenze.

La norma CEN rappresenta il documento di riferimento per la disciplina della professione in tutti i Paesi europei, condiviso dalle più importanti associazioni di categoria. La norma prevede un percorso specifico per l’acquisizione delle competenze professionali, che rappresenta per il ROI un valore, oltre che un esempio da seguire.

La nostra non è una battaglia corporativa (il Ddl Lorenzin non istituisce nessun Ordine) ma all’insegna di tre principi irrinunciabili ed interconnessi: sicurezza, serietà e professionalità.

Un’adeguata formazione professionale è infatti un presupposto fondamentale che si pone contemporaneamente a tutela dell’utente e dell’osteopata, il cui percorso di studi e il valore professionale sono in questo modo riconosciuti e valorizzati.

Sicurezza, serietà e professionalità, che rappresentano le cifre dell’articolo 4 del Ddl Lorenzin, perché il riconoscimento della professione è strettamente legato alle disposizioni relative alla formazione dei professionisti. Ebbene, la necessità di conseguire una laurea abilitante per esercitare la professione e la previsione che il curriculum degli studi sia individuato con il contributo delle massime autorità sanitarie ed universitarie del Paese (il Consiglio Universitario Nazionale ed il Consiglio Superiore di Sanità) rappresentano, a nostro giudizio, garanzie adeguate capaci di produrre una fiducia positiva per tutto il sistema.

Spero pertanto che, con la conferma del Suo mandato ministeriale, l’impegno per il riconoscimento dell’osteopatia, come previsto dal “Ddl Lorenzin”, possa tradursi nei risultati concreti da noi tutti attesi. Da parte nostra non mancherà il pieno appoggio ad ogni Sua iniziativa in questa direzione.

Con i migliori auguri di buon lavoro, Paola Sciomachen