#guardiamoltre

Per l’estate 2015 gli occhi del mondo saranno puntati sull’Italia, e non per le sue bellezze artistiche, le spiagge, il cinema o per le sue imprevedibili vicende politiche. Rassegniamoci, tenendo qualche analgesico a portata di bocca perché ne sentiremo parlare ancora e ancora e ancora, ben oltre la chiusura del 31 ottobre (vuoi mettere le polemiche EX-POst sui bilanci o la destinazione d’uso degli spazi?) ed EXPOniamoci, cogliendo il meglio che l’Esposizione Universale mette sul piatto senza distinzioni di razza, sesso, religione, ceto sociale e vocazione più o meno spiccata alla cucina. Expo 2015, alle porte della città di Milano, vicino al polo fieristico di Rho-Pero, proporrà nei prossimi mesi una serie infinita di eventi (qui il calendario aggiornato quotidianamente), condensati nel Milione di metri quadri dedicati alle diverse culture del mondo esposte intorno alla via principale, il Decumano, lunga oltre 1,5 Km, visitabili dalle 10 alle 23, il sabato e domenica fino alle 24.

Avrete letto articoli su articoli, guardato servizi televisivi, ascoltato approfondimenti radiofonici. Impossibile sottrarsi alla grande abbuffata di informazione e non sentirsi orgogliosi di appartenere ad un Paese che è riuscito, nonostante gli scandali e le infiltrazioni mafiose, a portare a termine (o quasi) un progetto mastodontico. Ci credevano in pochi; ora possono goderne in tanti. E beati tutti quelli che da ogni parte del mondo, con la scusa di Expo, visiteranno l’Italia e arricchiranno corpo e mente folgorati dalle sue bellezze ed i suoi piaceri. Se ancora non lo avete fatto, organizzate la vostra visita, anche solo per avere poi strumenti per sparare ad altezza uomo le vostre critiche. Non fate gli italiani criticoni che parlano per sentito dire. Ecco quindi la nostra piccola guida di consigli pratici per affrontare l’Esposizione Universale:

  1. Utilizzate i mezzi pubblici. Ad EXPO ci arrivi comodamente. La Metropolitana M1 o il treno, il passante per chi abita a Milano e zone limitrofe oppure le Frecce per chi arriva da più lontano, si sono dimostrati il mezzo di trasporto ideale: si fermano direttamente a Expo, sono più economici dei parcheggi, evitano le lunghe code in auto durante il weekend e, visto che il tema dell’Expo è anche la sostenibilità ambientale, sono più green! L’ultima corsa parte tardi, così potete rimanere fino alla chiusura.
  2. Organizzate prima la visita. Un milione di metri quadri non sono pochi, stiamo parlando della superficie occupata da 140 campi da calcio uno vicino all’altro, occupati da 53 padiglioni, alcuni esclusivi di una nazione, altri dedicati a più nazioni, 144 Paesi partecipanti, aziende, giardini, spazi aperti. Non si può andare ad Expo senza un piano preciso. Prendete una cartina, sul sito di Expo è presente quella interattiva oppure scaricate l’APP dedicata, e decidete prima come investire il tempo della vostra visita. Mettete anche in conto che varcato l’ingresso, ogni programma sarà annullato perché deciderete di navigare a vista incuriositi dell’architettura, dai profumi e dalle code.
  3. Almeno due giorni. Sono stati venduti oltre 5 milioni di biglietti e siamo dolo a luglio; le code agli ingressi sono più contenute durante la settimana e nella tarda mattinata e diventano chilometriche, complici anche i doverosi controlli di sicurezza ed il biglietto scontato a 5 euro per chi entra dalle 19, nel weekend e nel pomeriggio/sera. Ecco allora il nostro suggerimento: due giorni di visita, esiste un’apposita offerta, con ingresso nella tarda mattinata.
  4. Armatevi di santa pazienza. La coda per l’ingresso non è l’unica che affronterete, anche l’accesso ai padiglioni vi metterà di fronte a code più o meno lunghe, di solito in base alla bellezza del padiglione da visitare. Sfruttate questa opportunità per fare conoscenza dei vostri vicini di coda. Considerando che circa il 25% dei visitatori è straniero, sarà una buona opportunità per conoscere il punto di vista di chi arriva da più lontano ed esercitare un po’ di inglese.
  5. Preparatevi al caldo, ma non portate l’acqua. Pianura padana in piena estate: 30 gradi abbondanti e umidità alle stelle, questo il clima che vi aspetta nella visita all’Expo, quindi vestitevi in modo adeguato. La buona notizia è che lungo il Decumano sono stati posizionati molti distributori d’acqua gratuiti. Liscia? Banale, c’è anche quella frizzante. Quindi zaini leggeri, pieni solo di voglia di scoprire.
  6. Scegliete dove mangiare. Oltre 150 fra ristoranti, bar e food truck per rappresentare la cucina di ogni parte del mondo, da pochi Euro o molto salati; chef stellati e street chef. L’offerta enogastronomica ad Expo, per un’esposizione che ha il cibo come tema centrale, non può che essere infinita. Potete utilizzare questo sito con le recensioni degli utenti e un’indicazione del prezzo per due persone.
  7. Potete anche ballare. Dall’orario dell’aperitivo in poi, quando il sole sta tramontando e la temperatura si abbassa, Expo cambia veste: molti padiglioni, nelle ore prima della chiusura, organizzano veri e propri concerti e Dj set. Di fronte al Padiglione Italia non perdetevi lo spettacolo di luci e musica dell’Albero della Vita.
  8. Imparate divertendovi. Ecco alcuni esempi di quello che si può fare dentro ad alcuni padiglioni dove la conoscenza va a braccetto con il divertimento e la spettacolarità. Tutti hanno parlato della rete brasiliana, ma ci sono altre attrattive. Per raggiungere il padiglione del Kazakistan seguite la musica tradizionale kazaka rivista in chiave moderna. Raggiunto il padiglione troverete avvolti da mille informazioni e immagini su scienza agronomica kazaka, le risorse naturali, l’uso dell’acqua, le nuove tecniche agricole sostenibili e l’acquacultura. Inoltre l’ultima sala propone una proiezione 3d interattiva molto coinvolgente. Dall’aspetto scenico imponente, ritenuto da molti il più bello (e la lunga coda lo sottolinea), il padiglione degli Emirati Arabi Uniti. La convivialità del cibo e un ambiente multimediale si fondono per offrire un’esperienza divertente, emozionante, sfidante e stimolante. Al centro del padiglione viene proiettato il cortometraggio educativo “Family Tree” che si conclude nell’adiacente teatro interattivo. Il padiglione probabilmente meno bello, ma in grado di stimolare riflessione, è quello svizzero: nelle quattro torri ogni visitatore può prenderne gratuitamente alcuni prodotti tra caffè solubile, sale, mele disidratate ed acqua, sapendo che queste scorte non verranno reintegrate. Una bellissima metafora sulle risorse del pianeta e su quello che lasciamo agli altri e alle generazioni future. Eloquente la grande scritta che capeggia sulle mura del padiglione: “Ce n’è per tutti?”.
  9. Il giro del mondo in un passaporto. Appena entrati comprate per pochi Euro il Passaporto di Expo, potrete farvelo timbrare in tutti i padiglioni che visiterete, avrete così un piccolo ricordo del giro del mondo fatto in una giornata.
  10. Scoprite la città fuori dall’Expo. Non c’è solo Expo! La città di Milano ha un ricchissimo programma di eventi collaterali. Potete trovarli tutti nel sito dedicato. E poi, dopo aver provato le più svariate cucine provenienti da tutto il mondo, forse è il caso di provare la vera cucina lombarda; il nostro consiglio è di iniziare con un aperitivo (se si dice Milano da bere una ragione c’è). Per gli amanti del vino e degli ambienti semplici e silenziosi consigliamo Hic enoteche 2.0, in via Spallanzani 11. Agli amanti delle birre e dei posti giovani ed affollati, non può mancare un aperitivo artigianale al Birrificio di Lambrate in zona Città Studi. È l’ora di cena?, Prenotare un tavolo alla storica Osteria del treno, in via San Gregorio 46, dove gustare la vera tradizione della Cassoela alla Milanese (in versione light) o del bollito, dai sapori esaltati dai presidi Slow Food. Oppure cenate nella storica trattoria milanese Testina, in via Abbadesse 19. Qui potrete gustare il timballo di testina e cipolla fondente condito con emulsione di salsa verde, e il tradizionale risotto giallo con riduzione al midollo. Non ve ne pentirete!