Il Portogallo riconosce l’Osteopatia come professione sanitaria
Dopo lunghi anni di lavoro, dal 1° ottobre anche il Portogallo – dopo Regno Unito, Finlandia, Islanda, Malta, Confederazione Svizzera e Francia – è tra i Paesi europei che riconoscono l’Osteopatia. “Così mentre in Italia la Commissione Bilancio boccia gli emendamenti De Biasi e D’Ambrosio Lettieri al Ddl Lorenzin perché considerati onerosi dal viceministro dell’Economia Morando, il Portogallo segna un passo decisivo verso il giusto riconoscimento dell’Osteopatia a conferma del desiderio del governo portoghese di assicurare un’assistenza sanitaria di qualità, e la pratica di professionisti qualificati.Anche il Portogallo (dopo Regno Unito, Finlandia, Islanda, Malta, Confederazione Svizzera e Francia) è tra i Paesi europei che riconoscono l’Osteopatia”, questo il commento del Collegio italiano di osteopatia..
In Portogallo si diventa osteopati con una formazione di 4 anni equivalente a 240 European Credits Transfer System (scienze di base: 45 crediti; scienze e tecniche cliniche: 45 crediti; principi osteopatici: 90 crediti e pratica osteopatica: 40 crediti) tra cui mille ore di pratica clinica.
Gli osteopati devono dunque registrarsi al Ministero della Salute e avranno tempo fino al 6 dicembre per presentare la propria candidatura.
Le scuole di osteopatia invece hanno potuto presentare domanda di riconoscimento al “Quality Assurance Agency” entro il 15 ottobre scorso.
Attendiamo fiduciosi…